Risposte alle domande più frequenti sulla sanificazione tramite RAGGI UVC, IONI NEGATIVI e OZONO
La cattiva manutenzione dei condizionatori e delle condotte provoca un incremento delle polveri sottili negli ambienti. Inoltre gli impianti di condizionamento hanno bisogno di una cura particolare per non diventare fonte di contaminanti e diffondere agenti patogeni infettanti per la salute delle persone.
L’ozono e i raggi UV-C sono menzionati nel Rapporto ISS Covid nr. 25 del 15 maggio 2020, che riporta le modalità applicative da utilizzare per le sanificazioni periodiche previste dal protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus
Presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus e spore (Ministero della Salute; prot. n. 24482 31/07/1996)
Agente disinfettante nel trattamento dell’aria e dell’acqua (CNSA 27/10/2010)
La tecnologia PCO™ (Photo Catalytic Oxidation), meglio conosciuta come ossidazione fotocatalitica, è stata sviluppata ed utilizzata dalla NASA per la sanificazione degli ambienti destinati alle missioni aerospaziali. La tecnologia imita e riproduce ciò che avviene in natura mediante la fotocatalisi: un processo che, grazie all’azione combinata dei raggi UV del sole, dell’umidità presente nell’aria e di alcuni metalli nobili presenti in natura, genera ioni ossidanti in grado di distruggere la maggior parte delle sostanze inquinanti e tossiche. La reazione fotochimica che si genera permette quindi di distruggere con un principio naturale attivo le sostanze inquinanti, in particolare batteri, virus, muffe, allergeni ed odori. Recenti studi hanno dimostrato anche l’abbattimento dei Coronavirus.